LE ONDE DEL DESIGN
Ottobre 20, 2023A vela e motore natanti, imbarcazioni, superyacht: la nautica ben progettata del IV Design Innovation Award.
Il 63° Salone Nautico Internazionale di Genova (21-26 settembre 2023) ha festeggiato i vincitori del Design Innovation Award, premio istituito nel 2020 da Confindustria Nautica e I Saloni Nautici per segnalare le imbarcazioni più interessanti in termini di ricerca e innovazione progettuale.
La giuria, coordinata da Luisa Bocchietto, è presieduta da Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: una scelta che sottolinea la contiguità di due ambiti produttivi indubitabilmente design-oriented.
Veleggiando con comfort e chic
Levanzo 25 di Lilybaeum Yacht si aggiudica la categoria natanti a vela o motore fino a 10 metri di lunghezza. La prua svasata e le linee dello scafo, lungo 7,90 metri e realizzato in vetroresina, permettono la navigazione con mare formato (in gergo nautico, con onde ‘stabili’) garantendo una coperta asciutta all’equipaggio. La carena a “V” profonda con angolo di poppa di 22° è stata progettata in collaborazione con lo studio Akes Design, mirando a una stabilità ottimale durante la navigazione, alla facilità di manovra e nel condurre il mezzo in planata.
Gli “interni luminosi, studiati nei dettagli e la carena performante” di Dufour 41 convincono la giuria nella categoria delle imbarcazioni a vela fino a 14 metri. La progettazione è firmata da Felci Yacht per gli esterni, caratterizzati da un pozzetto particolarmente ampio per una barca a vela lunga 12 metri, e attrezzato di corrimano per spostarsi a bordo in tranquillità.
La flessibilità degli spazi a bordo è il punto di forza di Jeanneu Yachts 55, vincitrice nella categoria delle barche a vela superiori a 14 m, disegnata da Philippe Briand e Andrew Winch. Gli interni sono articolati in una suite che si apre sulla cabina di prua e in due cabine per accogliere gli ospiti in zone distinte, accessibili dal pozzetto tramite due discese separate. L’esterno vede la zona di poppa destinata al relax, con dinette trasformabili in due aree prendisole e in un’ampia piattaforma che si apre per un agevole accesso al mare; a prua è posizionata la doppia postazione di guida. Un parabrezza avvolgente e un hard top proteggono la coperta fornendo una visibilità favorevole in tutte le stagioni. La barca è dotata della tecnologia di connessione Seanapps sviluppata dal Gruppo Beneteau per monitorarne le condizioni (posizione GPS, stato della batteria e del motore, distanza percorsa, velocità, profondità) e ricevere avvisi e consigli per la manutenzione via app.
I motori e il superyacht
Frauscher e Azimut conquistano i premi per le imbarcazioni a motore nelle categorie, rispettivamente, con lunghezza fino a 14 metri e oltre. 1212 Ghost Air ne misura 12 ed è progettata da Thomas Gerzer e Stephan Everwin con confortevoli spazi sottocoperta ben integrati nel design fluido dell’area di pilotaggio. Il T-Top, tetto a ‘T’ mutuato dai fisherman (barche da pescatori), che copre la postazione di controllo, è realizzato in fibra di carbonio: l’uso del composito, robusto e leggero, non necessita ulteriori pali di sostegno. La carena a ‘V’ è modellata con due ‘scalini’ per scivolare rapidamente sull’acqua in una navigazione tranquilla e sicura, mantenendo asciutta la coperta. L’imbarcazione ha un’autonomia di 300 miglia e può superare i 40 nodi (70,8 km/h).
Lunga 18,47 m, Magellano 60 di Azimut vede la collaborazione di Ken Freivokh per il design esterno. Questo crossover yacht utilizza la carena semiplanante “Dual Mode”, che permette di planare fino alla velocità massima per raggiungere rapidamente la meta e di scegliere un’andatura dislocante (spostando una quantità di acqua pari alla dimensione del suo dislocamento, ovvero pari alla massa) per muoversi più lentamente, riducendo al minimo rumore e consumi. È la prima imbarcazione da diporto alla quale Eni Sustainable Mobility fornisce il biocarburante HVOlution, ottenuto da fonti rinnovabili: in combinazione con il design della carena, riduce le emissioni di CO2 di oltre l’80% rispetto a un modello analogo alimentato con carburante fossile.
Il cantiere Sanlorenzo si aggiudica la categoria superyacht con un palazzo galleggiante, lungo 30,5 m, in cui la caratteristica precipua è l’impiego generosissimo di finestre dal pavimento al soffitto, per immergersi visivamente nelle acque. “SX100 nasce dalla convinzione che oggi la barca può essere pensata come una piattaforma versatile. Un progetto che offre una poppa aperta che di fatto rappresenta una tela bianca, dove l’armatore può interpretare quel luogo in funzione delle sue necessità e abitudini, è una grande opportunità”, spiega il designer Bernardo Zuccon. Nel layout del ponte inferiore, progettato da Piero Lissoni, possono essere alloggiate otto persone, suddivise in una cabina armatoriale, una cabina VIP e due cabine ospiti doppie. Alimentato da quattro motori Volvo da 800 CV, il superyacht può raggiungere la velocità massima di 23 nodi (42,6 km/h).
Scafi un po’ speciali
Nella categoria unità pneumatica vince il RIB (Rigid-hulled Inflatable Boat, gommone a chiglia rigida) Flyer 36 di Ribitaly che rinnova la tipologia con un buon mix tra sportività e comfort. Il design è stato affidato a Luca Macchi, che modella una prua piatta e scandisce con una disposizione particolarmente funzionale l’area di coperta, arricchita da numerose dotazioni nell’ottica di realizzare un’imbarcazione da crociera. Nella piattaforma posteriore sono installati due motori fuoribordo con una potenza massima di 700 CV. Il pozzetto, assicurato da rinforzi in poliestere con corrimano sui galleggianti in elastomero Hypalon®, accoglie una panca a ‘L’ con tavolo da pranzo; nella parte anteriore, due sedili completano la spaziosa cabina di pilotaggio.
Prestige M8 conquista la categoria multiscafi. Il catamarano garantisce stabilità grazie al doppio scafo e promette un consumo di carburante di 20 litri alla velocità di 8 nodi (14,82 km/h), relativamente contenuto per una barca presentata dal cantiere come una “vera e propria villa sul mare”. Una piattaforma mobile da 4,2 m funge da terrazza del pozzetto o si immerge sotto il pelo dell’acqua per facilitare il varo di un tender: l’attrezzatura è accolta nell’ampio gavone (gli spazi dello scafo dedicati allo stivaggio).
Innovazione all’idrogeno
Concorrerà all’America’s Cup 2024 la chase boat BGH di Bluegame, brand del gruppo Sanlorenzo, alla quale è stato conferito il premio all’innovazione. L’edizione 2024 del torneo, che si svolgerà a Barcellona, prevede in gara imbarcazioni di 10 metri che possono raggiungere la massima velocità di 50 nodi, utilizzano motori a idrogeno e sono dotate di foil (le ‘pinne’ attaccate allo scafo che producono una spinta verticale in grado di far sollevare in parte, o quasi totalmente, l’imbarcazione dall’acqua).
“L’elettrico puro pone troppi limiti, diversamente dall’idrogeno, che esattamente come nelle auto alimenta le batterie del propulsore. In più, le chase boats montano i foil che consentono prestazioni eccezionali e abbassano ai consumi: alla velocità di 28 nodi, quando sono già pienamente operativi, BGH regala un’autonomia di 200 miglia” spiega Luca Santella, velista olimpionico e fondatore del cantiere, che ha curato il progetto e lo sviluppo dell’imbarcazione.
A.F.