I VESTITI NUOVI DEL SALONE DEL MOBILE
Maggio 12, 2023Riedizioni (dichiarate e non), geometrie modulari, complementi: l’interior cambia senza cambiare.
Cambiare arredamento una volta l’anno è immorale, e, ancor prima, insensato e sospetto: la funzionalità e la bellezza non diventano mai obsolete, né si danneggiano facilmente i materiali e le finiture dei prodotti d’alta gamma. Il Salone del Mobile di Milano 2023 (18-13 aprile 2023, Rho Fiera) festeggia la 61a edizione e il design si concentra su scarti minimali: soluzioni estetico- strutturali, design per il disassemblaggio, materie prime seconde, texture tattili. Nel boom delle riedizioni di icone in catalogo, merita menzione la categoria delle poltrone letto: strutture dinamiche che ci annunciano, forse, che i tempi stanno per cambiare.
CLASSICI LATINI E TRASFORMISMI GIOVANILI
Nella raffinata, confortevole calma piatta che arreda tanti padiglioni, il design lavora in controluce sul protagonismo dei materiali e delle soluzioni tecniche. Le materie plastiche utilizzate in molti imballaggi post- consumo, eterogenei per composizione e difficili da separare, sono definite plasmix e normalmente finiscono in discarica. Danese li rigenera in un composito idoneo al 3D printing e li affida all’architetto Mario Cucinella per lo sgabello Petronio, ispirato alla geometria esagonale che accomuna la Basilica di San Petronio alla cinta muraria della Bologna medioevale, costruita con il metodo del “reimpiego”, che integrava i materiali recuperati da edifici romani andati distrutti.
Una seduta cava, leggera e facilmente trasportabile: corredata da un piano in legno si trasforma in un piccolo tavolino e può essere utilizzata su entrambi i lati, come seduta dritta o come una piccola sella su cui stare a cavalcioni. La forma a clessidra dei tavolini fonoassorbenti Lucrezio, progettati da Caimi Lab in versione rotonda e ovale, è stretta nella parte centrale da una fascia in tondino di acciaio, creando un doppio volume conico che accoglie al suo interno elementi fonoassorbenti rivestiti in tessuto acustico Snowsound Fiber Textiles di Caimi Brevetti.
I piani sono realizzati con struttura sandwich, costituita da un’anima in MDF racchiusa tra due lastre in alluminio. Il piano dogato in polipropilene rigenerato del tavolo allungabile Tevere, di Raffaello Galiotto per Nardi, sceglie la cromia Terra per evidenziare la matericità calda e piacevolmente irregolare del materiale. Il sistema di allungo è progettato per far scorrere la struttura mantenendo le gambe sempre alle estremità del piano, evitando qualsiasi discontinuità; le doghe sono assemblate al telaio in alluminio tramite saldatura a vibrazione, una soluzione leggera e a basso impatto ambientale.
“Nel brief di progetto per Stack avevamo richiesto l’ideazione di un prodotto bicolore in materiale plastico, facile da montare e da smontare senza viti o altri fissaggi metallici. I giovani designer Martini & Dall’Agnol si sono ispirati all’archetipo della sedia con gambe a compasso, impilabile – spiega Rudi Venier di Midj -. Seduta e telaio sono assemblati a incastro: sedendovisi, il meccanismo si rinsalda ancora meglio, garantendo la massima sicurezza”. Il dispositivo di aggancio dei due componenti è brevettato; entrambi sono stampati a iniezione in PP e il telaio è svuotato con il gas, per raggiungere l’apprezzabile leggerezza di circa 3 kg.
INNOVAZIONI E RIEDIZIONI: IL COMFORT SI RIPRESENTA
La standardizzazione delle sedute progettate per un uso ubiquo in casa, per l’ufficio e l’ospitalità, in interni ed esterni, lascia poco margine alla ricerca di forme nuove. Un’eccezione è Mentha di S-CAB. “Due foglie accoppiate tramite una giunzione tecnica, che cambia la visione della scocca in materiale plastico, introducendo una forma spezzata: – spiegano i designer di Archirivolto – un dettaglio estetico che richiama la struttura delle foglie e, allo stesso tempo, un elemento strutturale che irrobustisce la sedia e la rende utilizzabile sia in un contesto domestico che ad alta intensità d’uso”.
Magis riedita uno dei suoi prodotti manifesto, Air-Chair di Jasper Morrison, del 1999, accompagnata dalla ‘gemella diversa’ Air-Armchair con braccioli: la versione 2023 è prodotta interamente in materiale plastico derivante dal riciclo del poliaccoppiato e di imballi alimentari monouso post-consumo.
La natura rigenerata del materiale è esibita nella scelta di non aggiungere coloranti: le sedute ad ‘aria’ (l’interno cavo è ottenuto con lo stampaggio assistito da gas) sono in tonalità grigio chiaro. Trix è il grado zero della poltrona letto: versatile ed empatica, è costituita da tre imbottiti quadrangolari in poliuretano espanso in cui quello di dimensioni maggiori (100x75cm) funge da base, cui impilare o accostare gli altri due, più corti, creando un divano letto o una chaise-longue. I tre elementi sono uniti da un sapiente, robusto gioco di elastici. Disegnato da Piero Lissoni nel 2006 per Kartell, l’imbottito si rinnova con un rivestimento firmato Missoni.
Il contraltare giocoso delle geometrie calcolate di Lissoni lo firma Finemateria, con Ipno, che prende il nome dal dio del sonno e figlio della Notte: “Un oggetto monomaterico che si trasforma, con un’interazione strettamente fisica, da poltrona a materassino rivestito da una morbida e calda trapunta” scrive Campeggi nella presentazione di questo accattivante esempio di design ‘relazionale’.
COLORE, DECOR, LIBERTÀ
Il brand Qeeboo gioca il suo successo su arredi e complementi in materiale plastico, coloratissimi, scenografici, zoomorfi e antropomorfi, firmati dai caposcuola del genere come Stefano Giovannoni. Per la libreria Koibuchi il designer si ispira a una parete di pietre sezionate di forme irregolari e interconnesse, da usare anche come divisorio, che può essere posizionato in orizzontale o verticale, e affiancato in più unità. Di Huberto Campana è la poltroncina Bacana, che in lingua portoghese significa ‘cool’, bello. È il primo prodotto di serie industriale per il designer, che si dichiara “felice del risultato: democratico, immateriale come una nuvola, ispirato alla natura, che risignifica il materiale, come un falso diamante”. Entrambi gli arredi sono realizzati in polipropilene.
Maestri di forme organiche e scultoree, i progettisti di Zaha Hadid Architects plasmano un divano e un tavolino per esterni, prodotti in polietilene per Serralunga. La tecnologia rotomoulding è congeniale alla realizzazione delle forme sinuose dell’insieme Ripple: “Il divano racchiude il dinamismo di un’onda che si infrange sulla spiaggia e si rimpicciolisce alla scala più ridotta del tavolino basso, per creare configurazioni lounge versatili; – spiegano gli architetti – quando scende la sera, la luce integrata nella base del divano illumina gli arredi”.
Anna Fiorini